lunedì 1 ottobre 2012

Double feature



Venerdì sera fuori con gli amici abbiamo passato la serata tra una birretta, la musica messa su dal dj che dopo una ventina di minuti ci si chiede se in quel lasso di tempo abbiamo sentito la stessa cosa (non so, la cugina tunz tunz di The Gates Of Delirium) o se semplicemente erano tanti brani praticamente identici, i commenti su quanto quella ragazza con gli occhiali che lavora dietro il bancone sia gnocca.
Ad un certo punto verso l'1 la frase: "Quasi quasi io andrei, sono un pò stanco".


Si torna nel parcheggio dove abbiamo lasciato le macchine, nel mentre si parla un po' di musica e così tra aneddoti sulle esperienze personali, sulla scoperta di gruppi e paragoni vari, ridendo e schezando in un sano momento amarcord, si fanno le 3. Vatti a fidare...
E mi sono divertito. A stare lì in un parcheggio a parlare a ruota libera con la pioggerellina bastarda che ogni tanto scendeva a infastidire. Oltretutto penso ne sia venuto fuori qualche buono spunto per dei futuri post Top 5.

Ma non adesso, perchè il titolo non è "Top 5: bottles of beer on the wall, 5 bottles of beer. Take one down and pass it around - 4 bottles of beer on the wall".
Ieri mi sono sparato in rapida successione due film, per certi aspetti simili... e per altri parecchio differenti.
Iniziamo subito con una pellicola francese di cui avevo sentito parlare un bel pò di tempo fa, ma che non mi ero mai preoccupato troppo di recuperare. Fino a quando un giorno me lo sono ritrovato citato in una delle vignette di Zerocalcare e ricordandomene ho provveduto alla mancanza. Finalmente oggi l'ho messo su e guardato, trattasi di:

L'Odio (1995)

Il primo film di Mathieu Kassovitz che vedo racconta una vicenda molto semplice: la giornata di 3 ragazzi della degradata periferia parigina durante un periodo di tensione e scontri fra i giovani della banlieue e la polizia, in seguito al pestaggio di un giovane del posto.
Il film si apre con una frase, che verrà poi ripetuta in alcune occasioni più avanti, e coi titoli di testa che accompagnano filmati di repertorio degli scontri tra manifestanti e polizia in vere e proprie scene di guerriglia urbana.
Non c'è una vera e propria trama, semplicemente assistiamo a quello che fanno Vinz (un giovane Vincent Cassel), Said e Hubert durante la giornata con tanto di tempo scandito dall'improvvisa apparizione sullo schermo dell'orario.
Li vediamo vagabondare per il quartiere, incontrare gli amici, spacciare, compiere piccoli crimini o litigare fra di loro. Soprattutto il litigare fra loro sarà una costante per tutto il film, specialmente dovuta al fatto che Vinz è uno stronzo rompicoglioni, pronto ad attacar briga con chiunque. Atteggiamento che si contrappone a quello di Hubert, ragazzo di colore che cerca sempre di mantenere il controllo, ben voluto da tutti, ma che all'occorrenza non esita a tirar fuori gli attributi. A mediare tra i due Said, un magrebino che non tiene mai la bocca chiusa.
A fare un film su queste premesse ne poteva venir fuori un prodotto finale senza molta attrattiva o noioso. Invece per tutta la sua ora e mezza di durata si è sempre immersi nella vicenda.
Merito principalmente dei 3 personaggi principali, ben caratterizzati ed interpretati, di una sceneggiatura con dialoghi asciutti e che crea situazioni coinvolgenti, di un lavoro dietro la cinepresa che colpisce immediatamente. Intanto per l'uso del bianco/nero, poi per movimenti di camera dinamici e varie scelte di regia accattivanti.
Ne esce uno spaccato realistico di degrado e violenza in cui si crea una certa empatia per i protagonisti, pur rimanendone a debita distanza, e non manca più di una frecciata all'uso della forza da parte della polizia (anche se mi aspettavo che il film puntasse maggiormente su questo).
Sicuramente promosso e consigliato.

A seguire un film inglese del decennio successivo, visto in lingua originale:

This Is England (2006)

Del film di Shane Meadows ne avevo sentito parlare un pò di tempo fa. Ci mostra le vicende di un ragazzino di 12 anni in un non precisato paese dell'Inghilterra di inizio 80s che si unisce a un gruppo di skinheads.
Come per il film precedente si parte con immagini di repertorio, la Thatcher, la guerra delle isole Falkland, la famiglia reale, gli scontri con la polizia, ecc.
Come ne L'Odio protagonista un gruppo di giovani/giovanissimi, proletari, senza lavoro o prospettive. L'unione e i contrasti interni. Un messaggio di sfiducia verso le istutuzioni. Si aggiunge il tentativo fotografare un epoca e mostrare la sottocultura skinhead.
Dove la fotografia de L'Odio è in B/N e dinamica ma precisa, in TIE è a colori e spesso si nota l'uso della telecamera a mano.
L'Odio è un film del '95 che mostra un contesto contemporaneo, TIE è un film del 2006 ambientato nel 1983 e che sembra girato negli anni '70.
Mi aspettavo poi, come nel film francese, di assistere a scontri con la polizia tipo quelli dei titoli di testa, invece le forze dell'ordine paiono non esistere in questo luogo. ma presumo che la cosa sia anche voluta, sembra che i personaggi vivano in un'Inghilterra tutta loro.
Discorso attori... Shaun, il ragazzino scherzato dai coetanei che si unisce al gruppo, è interpretato da questo Thomas Turgoose che all'epoca aveva 13/14 anni e 0 esperienza recitativa. Da dove cazzo l'avranno tirato fuori? E' azzeccatissimo, davvero tosto.
Colorita la folta banda di skin: il carismatico Woody (peccato che nella seconda parte praticamente scompaia) e la sua ragazza Lol (sì, si chiama proprio LOL, lol), il giamaicano Milky, il paffuto Gadget, la regazzina porcellina Smell, ecc.
Dopo una prima parte di film di introduzione e dove viene mostrato come il gruppo è unito e affiatato, la svolta del film arriva con l'ingresso in scena di Combo. Il vecchio membro del gruppo e "amico" di Woody appena uscito di galera è interpretato da Stephen Graham, attore inglese che avevo già visto al fianco di Statham in Snatch di Guy Ritchie e nella parte azzeccatissima del capitano del Leeds Billy Bremner ne Il Maledetto United, che già avevo citato su queste coordinate.
Beh l'introduzione di Combo non solo è la svolta per la storia del film, che da lì prende una piega sempre più dura e violenta (ma non aspettatevi una violenza esagerata vomitata addosso allo spettatore), ma soprattutto per la sua qualità. Perchè Graham spacca, porca puttana se spacca. Carismatico, intransigente e violento riesce a dare a Combo anche un aspetto umano e quasi toccante. Scene Stealer.
Da vedere, se non per Graham, o per la resa del periodo, o per la sua durezza, o per il piccolo Shaun, perchè è un bel film... e ora mi è venuta voglia di recuperarmi anche le due mini-serie This Is England '86 e This Is England '88.
E pure Dead Man's Shoes sempre di Meadows, eccheccazzo.

3 commenti:

  1. this is england spacca i culi. pure TIE '86. TIE '88 un po' meno, ma comunque bella.

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  2. This is England ce l'ho da qualche parte, devo scovarlo, non appena finisce questa settimana di fuoco!

    La situazione degli amici che ti illudono di andare a dormire ad un orario decente... beh, non so perchè, ma la sento molto mia! xD

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  3. Sì sì spacca i culi.
    Comunque entrambi i film sono molto "badass" asd

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