mercoledì 31 ottobre 2012

Top 5: Favorites Debut Albums Of The 60s


Periodo di scarsa vena e scarsa ispirazione. Non solo per quanto riguarda il blog, che tanto c'era da aspettarselo, ma in generale.
Attingo così a piene mani a un discorso venuto fuori parlando con un amico qualche settimana fa al tavolo di un pub. Che si sa le idee nate al pub bevendo una birra sono tra le migliori, anche se ampiamente distaccate da quelle sotto la doccia o seduti sul cesso.
Si discorreva appunto di quali fossero alcuni dei migliori album d'esordio sfornati nel corso degli anni. Perché non basta tirar fuori il nome di un grande artista/gruppo e dire il titolo del primo album, non è affatto detto che questo sia stato un grande disco e ancor più raramente si tratta della miglior opera della carriera, vuoi per l’esperienza, vuoi per l’evoluzione dell’artista, e tutte quelle menate lì.
Subito si era pensato agli anni 70 e 80 perché, insomma, molta della musica che mi piace ascoltare è di quel periodo. MA. Perché non iniziare dai seminali anni 60? Eh sì iniziamo da lì.
Metto subito le mani avanti (o dietro, per pararmi il culo) dicendo che ho scartato alcuni gruppi fondamentali come Beatles, Rolling Stone, Who e compagnia cantante e suonante per il semplice fatto che nonostante tutto non ho ancora ascoltato o non ascoltato abbastanza i loro primi dischi quindi non posso buttarli in classifica. Lo so "Shame on me", ma niente Please Please Me o My Generation, per dire.
Come da titolo scelte personali fra i debut album che ho sentito. In futuro potrebbero benissimo venire stravolte…

martedì 23 ottobre 2012

La recensione: Harry e Tonto (1974)



Dopo “Cantando sotto la pioggia” ho visto un altro degli ultimi film acquistati: Harry e Tonto, pellicola del 1974 diretta da Paul Mazursky (primo suo film che vedo).
Come scritto in un post precedente la curiosità verso questo film derivava soprattutto dalla vittoria dell’Oscar al migliore attore protagonista del per me sconosciuto Art Carney in un’annata davvero notevole come quella del 1974. Gli altri nominati erano Albert Finney nei panni di Poirot in “Assassinio sull'Orient Express”, Dustin Hoffman nel biopic del comico americano Lenny Bruce “Lenny”, Jack Nicholson per “Chinatown” e Al Pacino per la seconda volta nel ruolo di Michael Corleone ne “Il Padrino parte II”.
A quanto pare, dopo varie ricerche, solo recentemente il film è stato distribuito in DVD anche in Italia, tra l’altro in un’edizione alquanto spartana: film, menù, selezione scene e selezione della lingua tra italiano e inglese... peccato però che non ci siano nemmeno i sottotitoli.

Il protagonista è l’Harry del titolo (Art Carney), un anziano vedovo di circa 70 anni che vive a New York in compagnia del suo gatto Tonto, da cui non si separa mai.
Il film è piuttosto semplice e lineare, e ci mostrail viaggio intrapreso da questo vecchio verso un luogo adatto a lui, in cui vivere i suoi ultimi anni.

martedì 16 ottobre 2012

Commenti a ruota libera

Come da titolo ci regaliamo un bel post minestrone con commenti vari in nessun ordine predefinito...

Partiamo a bomba con un doppio aggiornamento su Edgar Wright, riagganciandoci così al post di qualche settimana fa.
La prima niuz è la data ufficiale di uscita di Ant-Man, annunciata dalla Marvel per il 6 Novembre del 2015. Quindi, primo, è tra un'eternità quindi per un pezzo non se ne parlerà, secondo, il film uscirà dopo The Avengers 2 (Maggio dello stesso anno) perciò possibilità di crossover? Boh
Seconda niuz per il film di Wright che uscirà nel frattempo. Ecco un poster per la prossima commedia Pegg-Frost, The World's EndData di uscita prevista il 14 Agosto 2013.


sabato 13 ottobre 2012

La recensione: …e l'uomo creò Satana (1960)

Conclusa la seconda settimana di trasferta. Sfortunatamente, o fortunatamente a seconda del vostro punto di vista, non ho avuto occasione di aggiornare il blog, un po' per mancanza di tempo e un po' per scarsa ispirazione… ho un po' di idee in testa, ma non so ancora come buttarle giù.

Ad ogni modo, giovedì sera sono comunque riuscito a ritagliarmi un paio di ore in albergo per guardare un film: "…e l'uomo creò Satana" di Stanley Kramer.
Il titolo originale, Inherit The Wind, è lo stesso dell'opera teatrale da cui è tratto e fa riferimento a un passo della Bibbia che viene citato nel corso del film: Colui che distrugge la propria casa erediterà il vento.

lunedì 8 ottobre 2012

Nuovi acquisti e visioni recenti

Provate a impedirmi di fare acquisti. Ve rompo er culo...
Oggi confermato un ordine su Amazon e già si avverte quel leggero senso di colpa di chi pensa "Ma che me ne faccio di altri film in dividì o blurei?"... però so già che quando mi ritroverò a casa il pacco del corriere proverò quella particolare sensazione di sorpresa ("Coglione sai già cosa hai comprato. Che ti sorprendi a fare?" ... Taci raziocinio!) e il piacere nell'aprire la scatola, tirare fuori i dischi dalla loro custodia e provarli uno a uno sul lettore. E addio senso di colpa post-acquisto.
Succede la stessa cosa pure a voi?

Almeno fino al prossimo carrello virtuale da spingere verso la cassiera virtuale più gnocca. Che già ho scaraventato nella wish-list il cofanetto da 5 Blu Ray della trilogia nolaniana di Batman. Disponibilità dal 4 dicembre, in tempo per un autoregalo natalizio, 40 carte grazie (salvo altre edizioni). Ci sarebbe poi quel megacofanettone ultrasbavo delle filmografia di Tarantino per il ventennale della carriera... ma vai a sapere se e quando arriverà in Italia.

mercoledì 3 ottobre 2012

Top 5: Nicolas Cage


Sì avete letto bene. Nicolas Cage.
“Ma proprio l’attore che è stato protagonista di titoli come Ghost Rider, L’ultimo dei templari o Drive Angry?”. Oh vi è detto di sì.


“Perché fare una Top 5 di Nicolas Cage? Perché non iniziare con qualche attore più blasonato?”. Good questiton. Avrei benissimo potuto scrivere un bel post dedicato ad Al Pacino, per dirne uno. Sicuramente 5 interpretazioni le si tirano fuori facile facile. Ma mi sono detto che sarebbe stato più divertente farne uno su un attore notoriamente famoso per scegliersi spesso dei ruoli in film di merda piuttosto che per le capacità recitative.
Tra l’altro pare che specialmente negli ultimi tempi abbia accettato vari copioni per bisogno di soldi. Uno che fa parte di una delle famiglie forse più importanti di Hollywood: nipote di un regista che non ha sbagliato un colpo fosse uno negli anni '70 e di Talia “ADRIANAAAAAA” Shire (ex di David Shire, autore delle musiche originali de La febbre del Sabato sera tra le altre). Uno che se dice “Chiamo ammiocuggino” ti fa arrivare la regista di Lost In Translation o Jason Schwartzman (Rushmore, Scott Pilgrim vs. The World). E Cage tiene bisogno di soldi.
Ma ho scelto lui non solo for-the-lulz ma anche perchè,  nonostante i film scelti (e ammetto che molti francamente li ho evitati) e un volto non propriamente espressivo, Nicolas Cage nella sua carriera è comunque riuscito a mostrare delle più che discrete qualità recitative e delle buone interpretazioni.
Così adesso andiamo a passarne in rassegna una manciata, mentre scrivo da una camera d'albergo di Cardano al Campo provincia di Varese, dove mi trovo per motivi di lavoro:

lunedì 1 ottobre 2012

Double feature



Venerdì sera fuori con gli amici abbiamo passato la serata tra una birretta, la musica messa su dal dj che dopo una ventina di minuti ci si chiede se in quel lasso di tempo abbiamo sentito la stessa cosa (non so, la cugina tunz tunz di The Gates Of Delirium) o se semplicemente erano tanti brani praticamente identici, i commenti su quanto quella ragazza con gli occhiali che lavora dietro il bancone sia gnocca.
Ad un certo punto verso l'1 la frase: "Quasi quasi io andrei, sono un pò stanco".