domenica 4 marzo 2018

Oscar 2018 - Final Predictions



Così come anche un orologio rotto segna l'ora esatta due volte al giorno, su questo blog una volta all'anno capita che venga pubblicato un post.
Eccoci all'ormai immancabile appuntamento con i pronostici sui vincitori della 90° edizione degli Oscar che si terrà questa domenica.
Giusto qualche giorno fa stavo pensando che è stato esattamente dieci anni fa che ho iniziato effettivamente a interessarmi a questa manifestazione. Non che prima non sapevo cosa fossero gli Oscar, ma non avevo mai seguito il periodo di avvicinamento ai premi, né mi ero informato sui vari candidati, ecc.
Un po' per caso ho cominciato a leggere vari articoli su Internet in cui si parlava dei film in concorso, provando a immaginarmi quali potessero vincere e giudicando quanto fossero giustificate le nomination dei film che avevo effettivamente visto in quella che a posteriori si è rivelata una delle edizioni, quella del 2008, più valide degli ultimi anni (la cinquina per la miglior fotografia non ha forse più raggiunto quei livelli) e in cui alla fine il premio più importante fu consegnato ai fratelli Coen per Non è un paese per vecchi.

Ma lasciamo perdere il passato e immergiamoci nei film di quest'anno:


BEST PICTURE 
  • Chiamami col tuo nome - Luca Guadagnino
  • Dunkirk - Christopher Nolan
  • Il filo nascosto - Paul Thomas Anderson
  • La forma dell'acqua - The Shape of Water - Guillermo del Toro
  • Lady Bird - Greta Gerwig
  • L'ora più buia - Joe Wright
  • The Post - Steven Spielberg
  • Scappa - Get Out - Jordan Peele
  • Tre manifesti a Ebbing, Missouri - Martin McDonagh
Anche quest'anno saranno 9 i film a contendersi la statuetta nella categoria principale per il miglior film del 2017.
A meno di riuscire a recuperare Lady Bird prima di domenica, come per l'ultimo post sono 8 quelli che ho già visto. Qualche commento:

Era probabilmente dai tempi di Roberto Benigni e il suo La vita è bella che non si vedeva in questa categoria il film di un regista italiano. E’ successo quest’anno con Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino.Non male per un regista che nel 2005 ha sfornato Melissa P.
Tratta da un romanzo di André Aciman e ambientata in una villa di campagna nei pressi di Crema durante un’estate degli anni 80, la vicenda ruota attorno al giovane protagonista Elio Perlman e alla sua scoperta dell’amore e della propria sessualità. Quella che sembra una tranquilla vacanza estiva nella casa di famiglia in compagnia dei genitori, dei loro amici e dei ragazzi della zona, viene “sconvolta” dall’arrivo di un aitante studente americano ospite del padre di Elio, professore di archeologia, sotto lo stesso tetto.
Si tratta forse del film con tematiche LGBT più acclamato dell’anno, ma sarebbe ingiusto ridurlo solo a questo in quanto i messaggi presenti sono più universali di quanto possa sembrare.
Il tutto è confezionato con estrema eleganza, belle musiche, ottime prove da parte degli azzeccati attori principali, all’interno della cornice di una location perfetta. Il ritmo non è certo dei più fluidi ma è un ottima pellicola.
A livello di premi Chiamami col tuo nome era già stato candidato ai Golden Globe come film drammatico, ai BAFTA (i cosiddetti Oscar britannici), è apparso in numerose altre manifestazione e soprattutto è tra gli 11 film dell’anno ai Producers Guild of America Awards (PGA).
Nota: il regista e molte delle persone che ci hanno lavorato sono italiani, il film è ambientato in Italia ed è una co-produzione anche italiana, ma non era candidabile nella categoria per il Miglior Film Straniero (dove sarebbe stato ovviamente favorito) perché recitato principalmente in lingua inglese.

Dunkirk era il nuovo attesissimo film di Christopher Nolan, che si cimentava per la prima volta con il genere bellico e con un soggetto ispirato a fatti storici, quelli legati all’evacuazione delle truppe inglesi dalla spiaggia francese di Dunkirk durante la Seconda Guerra Mondiale.
Pur basandosi su eventi reali e narrando per immagini il più possibile realistiche Nolan non ha comunque rinunciato a uno degli aspetti distintivi della sua filmografia: l’uso non lineare del tempo. Infatti la trama del film ruota attorno ad un gruppo di personaggi suddivisi in differenti situazioni e relativi archi temporali sfasati ma sovrapposti. Abbiamo quindi la parte dei soldati sulla spiaggia (la terra) che nella durata del film copre un periodo temporale di una settimana, quella a bordo di una imbarcazione civile (l’acqua) che dura un giorno e infine seguiamo il pilota di un caccia Spitfire (il cielo) che è di una sola ora. Il meccanismo a mio parere funziona e permette di creare situazioni interessanti in una trama altrimenti lineare, anche se in qualche caso o per qualcuno potrebbe far risultare il film poco chiaro.
Dal punto di vista tecnico e della regia c’è ben poco da ridire, è un film grandioso da vedere per scelte visive, effetti, fotografia, colonna sonora e montaggio. E’ poi coraggiosa la scelta di rendere il nemico, i soldati tedeschi, come una presenza costante ma mai mostrata direttamente.
Gli attori in questo cast corale sono quasi tutti validi ma non c’è nessuna interpretazione che spicchi particolarmente. Il film non punta a commuovere lo spettatore, anche se alcune scene possono emozionare. Qualcuno potrebbe arrivare a definirlo un film senza “cuore” o asettico o addirittura un esercizio di stile. Insomma in Dunkirk si possono ritrovare i pregi e i difetti, o presunti tali, di Nolan.
Personalmente ho preferito altri film del regista inglese, magari più imperfetti, ma questo è un prodotto non indifferente, uno spettacolo per gli occhi, ma che potrebbe a seconda di chi lo guarda lasciare poco dopo la visione.
Dopo Inception è il secondo film di Nolan a venir candidato in questa categoria e durante l’annata è stato già candidato, senza vincere, ai Golden Globe, ai BAFTA e ai PGA.

Il filo nascosto è stato l’ultimo degli 8 film che sono riuscito a vedere prima della cerimonia. Il maggiore motivo di interesse non poteva che essere la reunion della coppia formata dal regista Paul Thomas Anderson e dall’attore Daniel Day-Lewis a un decennio da quel filmone che è Il Petroliere, che era valso a quest’ultimo uno dei suoi 3 Oscar come miglior attore protagonista e al regista l’ultima candidatura per il miglior film prima di questa.
Day-Lewis è autore dell'ennesima grande interpretazione nella parte di un rinomato stilista londinese in questo dramma storico dallo stile impeccabile. Non è di sicuro tra i più digeribili al grande pubblico, ma il film di Anderson è stato certamente apprezzato dai membri dell’Academy tanto da renderlo una delle sorprese al momento dell’annuncio delle nomination essendo presente in sei categorie, pur avendo mancato la candidatura come miglior film ai premi precursori più importanti.

Uno dei candidati più quotati alla vittoria è invece La forma dell'acqua - The Shape of Water del regista messicano Guillermo del Toro, premiato con il Leone d'oro dopo la sua presentazione al Festival del cinema di Venezia. Il buon Guglielmone non riceveva una nomination importante per un suo film, se si esclude la candidatura al trucco del secondo Hellboy, dallo splendido Il labirinto del fauno datato 2006. E proprio quest'ultimo mi ha un po' ricordato La forma dell'acqua, sarà per la creatura fantastica centrale in entrambi o per l'atmosfera quasi sognante in un contesto quanto mai reale e crudele.
Devo essere sincero... il film mi è piaciuto parecchio per alcune cose quali la regia, la messa in scena e le prove degli attori che sono certamente i suoi punti di forza, ma forse ha causa del grande hype non mi ha entusiasmato quanto avevo sperato. Diciamo che proprio la storia non mi ha coinvolto del tutto, ma consiglio a chiunque di recuperarlo perché secondo me se quella scintilla scocca può regalare soddisfazioni.
Come scritto il film se la gioca fino alla fine, forte delle ben 13 candidature conquistate tra cui quella alla regia, la nomination ai BAFTA e ai Golden Globe come film drammatico e soprattutto la vittoria ai PGA Awards, che però va detto negli ultimi due anni non hanno trovato corrispondenza con gli Oscar (La La Land lo scorso anno) dopo una striscia che durava da 8 edizioni. Stranamente, e questo potrebbe essere un segnale negativo, è mancata la nomination al miglior cast ai SAG, i premi del sindacato degli attori.

Lady Bird è il film che mi manca per completare la visione di tutti i candidati e lo attendo parecchio perché adoro Greta Gerwig come attrice. Non mi aspetto un capolavoro, ma una buona commedia brillante indie-style.
Nel mentre si è portato a casa il Golden Globe come miglior commedia.

E' interessante che nello stesso anno in cui è uscito al cinema Dunkirk nella rosa di candidati sia presente un altro film ambientato agli inizi della Seconda Guerra Mondiale e in cui lo stesso evento viene osservato da un differente punto di vista. Il film in questione è L'ora più buia di Joe Wright, biopic sui generis di Winston Churchill.
Wright, regista di cui ho ampiamente apprezzato film come Espiazione o Orgoglio e pregiudizio, concentra la storia su un preciso e delimitato periodo della vita del primo ministro inglese cioè proprio i giorni di poco precedenti e successivi all'inizio del suo mandato, in un'operazione che per certi versi mi ha ricordato Lincoln di Steven Spielberg. Non ci viene quindi fornito un ritratto completo del personaggio (anzi ho trovato un po' strano che il suo carattere non sia già così definito), bensì un'analisi romanzata della situazione politica inglese, dei giochi ed intrighi di potere e soprattutto dei dilemmi che quest'uomo si è trovato ad affrontare. 
Il film non lo trovo eccezionale nel suo complesso e la candidatura tra i 9 migliori film dell'anno è forse eccessiva, però anche se focalizzato sulla politica è stato molto godibile ed è realizzato molto bene a mio avviso. Joe Wright sa ancora come muovere la macchina da presa e la fotografia di Delbonnel è notevole, la colonna sonora del nostro Dario Marianelli mi ha coinvolto fin da subito e la sceneggiatura anche se non sempre impeccabile fila liscia fino alla conclusione. Inutile però girarci intorno... il centro di gravità di tutto è l'interpretazione di un irriconoscibile Gary Oldman, che avremo modo di vedere più avanti.
Nei precursori da segnalare giusto la nomination ai BAFTA come Miglior film e Miglior film britannico, in entrambe le categorie sconfitto da Tre manifesti a Ebbing, Missouri.

Proprio Steven Spielberg, citato poco fa, a due anni da Il ponte delle spie in lizza con The Post. Ricostruzione degli eventi che hanno portato il Washington Post alla pubblicazione dei Pentagon Papers nei primi anni 70, abbiamo una versione 2017 di quello che è stato Il caso Spotlight due anni fa. Sceneggiatura di ferro, ottime interpretazioni di tutti gli attori su cui spiccano Hanks e Streep, la capacità di Spielberg di raccontare una storia e renderla interessante anche quando la base non è delle più eccitanti e, se ci si è informati un minimo, si sa già come andrà a finire. A questo ci aggiunge poi una regia di prim'ordine.
Erede spirituale, per forma e sostanza, ed ipotetico prequel del classico di Pakula: Tutti gli uomini del presidente. Imperdibile se piace il genere.
La candidatura è arrivata dopo quelle ai Golden Globe, ai PGA e la vittoria del premio ai National Board of Review Awards.

Arriviamo al film rivelazione di questa stagione dei premi, ovvero Scappa - Get Out. Gli Oscar e il genere thriller/horror non sono mai andati troppo d'accordo, quindi vedere il film candidato in questa ed altre tre categorie è stata un po' una sorpresa, anche se i primi indizi erano arrivati con le nomination ai PGA e ai Golden Globe... come Miglior film commedia o musicale!
Di Get Out ne ho iniziato a sentire parecchi mesi fa, visto che dopo la sua uscita nelle sale americane quasi un anno fa c'erano state parecchie ottime critiche e lo slancio è durato fino a fine 2017. E' un film particolare, che vive in bilico tra vari generi... un po' thriller psicologico, a tratti horror, grottesco con qualche influenza quasi da commedia da cui arriva probabilmente il piazzamento ai Golden Globe che però a mio parere non ha alcun senso.
Anche se si tratta di un buon film, che mi è sicuramente piaciuto, trovo che parte l'hype che lo circonda e del successo ai vari premi sia dovuto alla tematica calda del razzismo, attorno a cui il film ruota.

Chiudiamo con l'altro nome che avrà un ruolo importante nella notte degli Oscar.
Tre manifesti a Ebbing, Missouri , terzo lungometraggio di Martin McDonagh.
Come i due film precedenti, gli ottimi In Bruges e 7 Psicopatici, la pellicola passa senza intoppi dai toni quasi da commedia a quelli più drammatici mentre ci mostra la lotta di una madre per ottenere giustizia, attraverso anche all’affisione dei tre manifesti del titolo. Non specifico troppo per non scadere nello spoiler.
Per certi versi mi ha ricordato un po’ alcuni film dei fratelli Coen.
Rispetto a film come La forma dell’acqua, Il filo nascosto o Dunkirk l’impatto visivo non è così importante mentre viene dato massimo risalto alla storia e ai suoi personaggi, quindi un’ottima sceneggiatura e alcune delle migliori interpretazioni dell’anno.
Aspetti che sicuramente hanno fatto apprezzare Tre Manifesti a quella parte dell’Academy composta dagli attori, che lo hanno anche premiato come Miglior Cast agli ultimi Screen Actors Guild Awards. Nel palmares del film figurano anche il Golden Globe come film drammatico, i già citati premi ai BAFTA, la nomination ai PGA e tanti altri riconoscimenti della critica.

Pronostico: L’ora più buia Il filo nascosto , rappresentanti della “quota” britannica, non credo abbiano possibilità e le 6 candidature a testa sono già un buon attestato di stima da parte dell’Academy.
Chiamami col tuo nome ha ottenuto altre 3 candidature, compresa Attore protagonista, ma non quella alla regia. Può giocarsela per la vittoria di una statuetta, ma sicuramente non come Miglior film dove pare indietro nelle gerarchie rispetto agli altri film drammatici.
The Post, per quanto sia un ottima pellicola, ha ricevuto solo un’altra nomination a Meryl Streep… troppo poco per potersela giocare e ripetere il successo di Spotlight.
Lady Bird, nonostante la candidatura alla regia di Greta Gerwig (ci torniamo più avanti) e un totale di cinque nomination, non ha speranze trattandosi di una commedia.
Scappa - Get Out ha ottenuto 4 nomination importanti (film, regia, attore e sceneggiatura) ma per il genere proposto e l’assenza nelle categorie tecniche lo potrei vedere al massimo come l’outsider del gruppo. Inutile il paragone con il vincitore dello scorso anno, Moonlight, perché era tutt’altro genere di film e aveva ottenuto candidature anche per montaggio, fotografia e colonna sonora.
I tre film che effettivamente potrebbero portare a casa la statuetta rimangono quindi:
Dunkirk, forte di 8 nomination totali, tra cui quella alla regia, e un comparto tecnico notevole. Pesano però a sfavore l’assenza di riconoscimenti agli attori e alla sceneggiatura, oltre a un apprezzamento non così unanime. La situazione ricorda in parte quella di Mad Max: Fury Road che due edizioni fa non vinse Film o Regia ma fece incetta di ben 6 premi “tecnici”.
Nel faccia a faccia tra La forma dell’acqua e Tre Manifesti ognuno ha le sue possibilità. Il primo ha ottenuto il record di nomination per questa edizione, comprese Regia, tre categorie attoriali, sceneggiatura e montaggio, ha vinto PGA e DGA.
Il secondo ha meno nomination (7 in 6 categorie distinte), è uscito sconfitto ai PGA a favore del film di del Toro e c’è poi l’importante assenza di McDonagh dalla cinquina dei registi. L’eventuale vittoria lo renderebbe il 5° caso di sempre a vincere Film senza la candidatura alla regia… ma l’ultima volta è stato appena cinque anni fa con Argo di Ben Affleck. Le buone notizie vengono dalle ottime interpretazioni presenti in nomination, dalla sceneggiatura orginale e da un comunque buon riscontro di aspetti come montaggio e colonna sonora, oltre ai successi in precursori importanti come Golden Globe, BAFTA e SAG.

Tra questi ultimi due film che se la giocano quasi alla pari mi sbilancio non convinto al 100% per Tre manifesti a Ebbing, Missouri.
A seguire ci sarà appunto La forma dell’acqua, che forse ha più chance di quante gliene attribuisco per via delle tematiche che potrebbero fare presa sull'Academy; dove Tre Manifesti è un ritratto piuttosto negativo (seppur con slanci di altruismo e redenzione) dell'America rurale invece La forma dell'acqua è un film che ha come protagonisti positivi le minoranze e gli emarginati della società odierna, trasposta in un contesto storico diverso. Che l'aspetto politico possa essere ancora determinante per la scelta del Miglior Film come l'anno scorso?
E' notizia di pochi giorni fa l'accusa secondo cui il film di del Toro sarebbe un plagio di un racconto del 1969 intitolato "Let Me Hear You Whisper", ma non so quanto questa cosa potrebbe influire sulle possibilità del film agli Oscar anche perché le votazioni si sono chiuse il 27 Febbraio.
Come titolo per un improbabile coup de théâtre dico Scappa - Get Out.

Spero in: Negli ultimi tre anni ho avuto un chiaro film preferito tra quelli in gara: nell’ordine Birdman, Mad Max: Fury Road e La La Land.
In questa edizione pur avendo apprezzato molti dei film presenti nessuno mi ha fatto gridare al capolavoro o mi ha entusiasmato in modo eccezionale.
Tra gli 8 candidati che ho visto per preferenza personale, ora come ora e dopo una sola visione, sceglierei Tre manifesti a Ebbing, Missouri perché non mi ha mai annoiato, è un film con interessanti spunti di riflessione su temi etici e morali, riesce a strappare qualche risata anche da situazioni non comiche, è recitato benissimo e McDonagh sia a livello di scrittura che di regia si è evoluto mantenendosi sui già ottimi standard della sua precedente filmografia.
Una menzione per quelli che non ce l’hanno fatto, ma che se lo sarebbero meritato:
- I dubbi sul progetto c’erano tutti, è stato un mezzo flop al botteghino, è un film non semplice ed essendo un film di fantascienza non era neppure troppo nelle corde dell’Academy, ma in mano a Denis Villenueve Blade Runner 2049 si è rivelato uno dei migliori film del 2017. Avrebbe meritato di essere candidato come miglior film, anche perché è evidente che i membri dell’Academy lo hanno visto e l’anno scorso Arrival sempre di Villeneuve aveva avuto un buon riscontro al momento delle nomination. Si è invece dovuto accontentare di 5 nomine ai premi tecnici.
- L’ultimo film di Edgar Wright, Baby Driver - Il genio della fuga, oltre alle due candidature per il sonoro è stato inserito nell’importante cinquina per il montaggio. A me è piaciuto molto e lo metterei senza esitazione nella mia Top 10 del 2017.
- Un'ultima menzione per un film che trovo incredibile sia stato completamente snobbato in questa edizione: Detroit della regista premio Oscar Kathryn Bigelow.


BEST DIRECTOR
  • Paul Thomas Anderson - Il filo nascosto
  • Guillermo del Toro - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Greta Gerwig - Lady Bird
  • Christopher Nolan - Dunkirk
  • Jordan Peele - Scappa - Get Out
Per il terzo anno consecutivo solo uno dei candidati era già stato in questa categoria in passato, Paul Thomas Anderson con il già citato Il Petroliere, mentre bisogna tornare all’edizione del 2015 per non avere nessun regista già premiato agli Oscar. Rispetto ai candidati presenti ai Directors Guild Awards a Martin McDonagh (assenza di un certo rilievo per le chance di Tre Manifesti) è stato preferito proprio Paul Thomas Anderson.
Anderson è un regista molto rispettato, tra i migliori in circolazione degli ultimi 20 anni, ma non credo abbia la possibilità di vincere considerando che a parte questa nomination arrivata un po’ a sorpresa come le altre de Il filo nascosto il suo nome non è comparso per le altre premiazioni importanti: DGA come già detto, ma anche Golden Globe, BAFTA o Critics’ Choice.
Lady Bird non l’ho ancora visto, ma dato il genere del film e alcuni commenti letti in giro ho il sentore che Greta Gerwig sia stata preferita ad altri registi per il semplice fatto di voler portare in nomination una donna, perché lo si voglia o meno i temi di attualità non possono non avere effetto anche su chi vota. C’è da dire che la Gerwig non è sbucata dal nulla in questa Award Season, visto che il film è stato accolto stra-bene e lei stessa era già in nomination ai DGA, ai Critics’ Choice e ad altri premi.
Ora, lontanissima da essere una cattiva regia, ma per me Get Out non si meritava questa nomination considerando la gente che è rimasta esclusa… ed anche qui la sensazione è che Jordan Peele, presente anche ai DGA, sia stato candidato anche (ma non solo) per le polemiche sulla scarsa presenza di persone di colore agli Oscar. Lungi da me considerare gli Oscar una manifestazione meritocratica, ma non vorrei che scelte “politiche” di questo tipo diventassero sempre più frequenti, perché un conto è stato quando fu candidato Steve McQueen per la regia di 12 Anni schiavo dove un discorso di questo tipo non trovava basi, ma Get Out per la Miglior Regia…
Chi invece, a mio avviso giustamente, è riuscito ad evitare l’ennesima mancata inclusione è Christopher Nolan. Incredibilmente si tratta infatti della sua prima candidatura in carriera, dopo che era sembrato esserci andato vicinissimo in almeno altre due occasioni con Il cavaliere oscuro del 2008 e Inception del 2010 (specie quest’ultimo sembrava ormai certo), che insieme a Memento avevano almeno ricevuto la candidatura ai DGA.
Durante la stagione Nolan ha ottenuto una valanga di nomination per la regia di Dunkirk, ma escludendo alcuni premi della critica è spesso tornato a casa a mani vuote soprattutto a causa di…
Guillermo del Toro, che ha fatto incetta di premi con La forma dell’acqua e non otteneva così tanto successo di critica dai tempi de Il labirinto del fauno.

Pronostico: Directors’ Guild Award, Golden Globe, BAFTA e tanti altri. Guardando ai premi già conquistati sembra che La forma dell’acqua farà vincere a Guillermo del Toro l’Oscar sia che il film vinca nella categoria principale sia in caso del terzo split Film/Regia negli ultimi tre anni.
Da segnalare che del Toro completerebbe il tris di registi messicani Oscar alla regia aggiungendosi a Iñárritu e Cuarón, suoi amici e insieme a lui volti più importanti del cinema messicano del nuovo millennio. 
Se sorprendentemente non dovesse trionfare Guillermo vedo Nolan come secondo più accreditato, ma visti i suoi precedenti credo sia una ipotesi remota.
In entrambi i casi però ci ritroveremmo di fronte all’ennesimo successo di un regista non americano nell’ultimo decennio, che si aggiungerebbe a quelli di due inglesi (Danny Boyle e Tom Hooper), un francese (Michel Hazanavicius), un taiwanese (Ang Lee) e dei due precedenti messicani (Cuarón e due volte consecutive Iñárritu).

Spero in: 
Tra i registi in nomination preferirei una vittoria di Guillermo del Toro, perché è quello che dei 4 che ho visto è riuscito per me ad amalgamare meglio una visione estetica peculiare con una storia ben raccontata, supportata da un comparto tecnico di livello e una buona recitazione.
A seguire in ordine di preferenza metto Nolan, che non avrà realizzato il miglior film della sua carriera ma è un’esperienza cinematografica notevole, Paul Thomas Anderson e per finire Peele, in attesa di vedere cosa ha combinato Greta Gerwig al suo debutto alla regia.
Come ogni anno non mancano certo i nomi validi nella lista degli esclusi: al primo posto ci piazzo sicuramente Denis Villenueve che per il suo Blade Runner 2049 ha anche ricevuto la candidatura ai BAFTA e sarebbe il mio personale vincitore. Se proprio si voleva inserire una regista tra i cinque non avrebbe certo sfigurato la già citata Bigelow che è stata bravissima nel dirigere il durissimo Detroit.
Alla luce del ruolo di frontrunner di Tre Manifesti e della nomination ai DGA avrebbe potuto trovare spazio anche Martin McDonagh, magari al posto di Peele o Gerwig, ma la sua esclusione per lo specifico caso della regia non fa gridare allo scandalo. Chi invece era presente ai Golden Globe ma non ha replicato agli Oscar è la coppia di mostri sacri Spielberg/Ridley Scott rispettivamente per The Post (che non avrebbe sfigurato) e Tutti i soldi del mondo (che non ho visto).
Infine, so che è fantascienza, la candidatura ad Edgar Wright con Baby Driver sarebbe stata qualcosa di fantastico.
Ah… magari non avrebbe meritato gli Oscar, ma la candidatura alla Peggior Regia di Darren Aronofsky per Madre! ai Razzie Awards è ridicola.


BEST ACTOR
  • Timothée Chalamet - Chiamami col tuo nome
  • Daniel Day-Lewis - Il filo nascosto
  • Daniel Kaluuya - Scappa - Get Out
  • Gary Oldman - L'ora più buia
  • Denzel Washington - Roman J. Israel, Esq.
Nella categoria per il Miglior Attore Protagonista abbiamo due giovani volti, due plurivincitori e un grande attore che in passato ha avuto scarsi riconoscimenti.
Il classe '95 Timothée Chalamet, interprete dell'efebico Elio in Chiamami col tuo nome, è stata una delle sorprese dell'anno. L'ho trovato davvero molto bravo, spontaneo e in grado di trasmettere le emozioni del suo personaggio attraverso la gestualità e i semplici sguardi, oltre che con le parole. Per lui prima degli Oscar sono arrivate anche le nomination ai premi più importanti: SAG, BAFTA, Golden Globe come attore drammatico ed altri.
L'altro volto nuovo della serata sarà il ventinovenne britannico Daniel Kaluuya per Get Out. Personalmente mi ricordavo di lui perché era stato protagonista della seconda puntata assoluta della serie Black Mirror e per una parte da non protagonista in Sicario. Non sono ancora riuscito a decifrare se la sua performance, che sicuramente mi è piaciuta ed è perfetta per il film, sia o meno meritevole della nomination e sono convinto che nelle gerarchie arrivi dietro a Chalamet. Anche per lui comunque varie nomination ai predecessori, gli stessi dell'attore francese salvo per l'assurdo piazzamento nella categoria come Migliore attore in un film commedia o musicale (!!!) ai Golden Globe.

I due attori che già hanno almeno un Oscar in bacheca a casa sono Washington e Day-Lewis. 
Denzel Washington lo vedremo nei cinema italiani con il suo Roman J. Israel, Esq. solo a Maggio del 2018. Per questo film, oltre alle candidature non vittoriose ai SAG e ai Golden Globe, ha raggiunto la 6° nomination in carriera come Miglior Attore, con una vittoria nel 2002, e l'8° considerando anche la categoria Non Protagonista, per cui aveva vinto un ulteriore Oscar. Ovviamente non posso esprimermi sull'interpretazione non avendo ancora visto il film.
Daniel Day-Lewis ha fatto parlare della sua presenza ne Il filo nascosto avendo dichiarato che sarà la sua ultima apparizione come attore al cinema. Se il suo sarà un ritiro definitivo o se farà un secondo ritorno alla Michael Jordan lo scopriremo solo nei prossimi anni, ma intanto non possiamo certo lamentarci se la sua ultima interpretazione fosse proprio questa.
Non è la miglior prova della sua carriera, ma per un attore che ha vinto già 3 Oscar in questa categoria (l'ultimo 5 anni fa) e che non credo sia in grado di recitare male risulta comunque una delle migliori dell'anno. Non arriverà probabilmente il quarto successo, ma ad averne di attori del genere.

Per ultimo il gran favorito è l'irriconoscibile Gary Oldman nei panni di Winston Churchill in L'ora più buia. Una lunga carriera ricca di ruoli memorabili che pero lo hanno visto candidato agli Oscar solo una volta nel 2012 per La talpa. Dopo un percorso di avvicinamento che lo ha visto vincitore a Golden Globe (attore in un film drammatico), BAFTA e SAG questo potrebbe essere l'anno buono per vedere riconosciuto con un premio il suo grande talento.

Pronostico: Dopo l'edizione dello scorso anno in cui aleggiava un minimo di dubbio sul possibile vincitore si ha la sensazione di avere una categoria già decisa. Il mio pronostico è per il favoritissimo Gary Oldman de L'ora più buia: Ottima interpretazione, biopic di un importante personaggio storico, gran lavoro di trasformazione fisica, vittorie lungo l'argo della stagione dei premi, riconoscimento ad un rispettato attore dalla notevole carriera... gli ingredienti ci sono tutti

Spero in: Non mi aspetto che l'interpretazione di Washington mi farà cambiare idea una volta che l'avrò vista, e per ora la mia preferita tra le altre 4 performance si attiene a quella del pronostico, quindi Gary Oldman che attualmente è l'interpretazione maschile del 2017.
Altri attori che sono stati molto bravi nel corso dell'anno e che vorrei almeno citare sono stati:
- Tom Hanks in The Post regala l'ennesima ottima prova attoriale della carriera, non da nomination, non al livello di Sully di cui era protagonista l'anno scorso, ma comunque bravo
- James Franco in The Disaster Artist l'ho trovato spassoso nei panni di Tommy Wiseau e credo che sia arrivato quasi alle porte della nomination, considerando che aveva ottenuto la nomination ai SAG (che si sono differenziati dagli Oscar proprio per la sua presenza al posto di Day-Lewis) e la vittoria del Golden Globe al Migliore attore in un film commedia o musicale, superando la concorrenza tra gli altri di Kaluuya. Si è parlato della possibilità che ad influire sulla sua assenza ci sarebbero state le accuse di molestie rivolte allo stesso Franco.
- Hugh Jackman nel 2017 è stato protagonista di due ottime performance diametralmente opposte, nel musical The Greatest Showman (battuto da Franco ai Golden Globe) e in quella che è stata la sua migliore trasposizione su schermo del personaggio di Wolverine nel sorprendente Logan, uno dei cinecomic dell'anno e tra i più maturi film sui supereroi di sempre. Per ques'ultimo ruolo a mio parere non avrebbe sfigurato come candidato all'Oscar, per quanto il genere non sia tra i più amati tra i membri votanti.


BEST ACTRESS
  • Sally Hawkins - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Frances McDormand - Tre manifesti a Ebbing, Missouri
  • Margot Robbie - Tonya
  • Saoirse Ronan - Lady Bird
  • Meryl Streep - The Post
Lady Bird riuscirò a recuperarlo solo dopo gli Oscar e Tonya uscirà da noi il 22 Marzo, quindi poco da dire sulle due attrici candidate... Saoirse Ronan torna in nomination a due anni da Brooklyn e per il suo ruolo ha vinto il Golden Globe come Migliore attrice in un film commedia o musicale e le nomination a SAG, BAFTA, Critics' Choice e altri.
Margot Robbie dopo essere stata lanciata da Scorsese in The Wolf of Wall Street ottiene invece la sua prima nomination assoluta e pare che sia stata eccezionale nel film biografico sulla pattinatrice Tonya Harding.

Si alluna a 21 il record di nomination di Meryl Streep con il ruolo della proprietaria del giornale in The Post. Molto brava, per me molto meglio che in Florence che le valse la nomination l'anno scorso.
Per il poco che ho visto è al momento meritevole della cinquina, ma non è al livello di Sally Hawkins (seconda nomination dopo quella da non protagonista per Blue Jasmin), donna delle pulizie muta e sognatrice protagonista de La forma dell'acqua, o Frances McDormand, "cazzuta" madre di una piccola cittadina del Midwest in Tre manifesti a Ebbing, Missouri.

Pronostico: Nonostante le molte nomination ottenute dalla Hawkins sembra che come per la categoria maschile la strada sia già spianata per la favorita Frances McDormand , che ha aiutato a rendere Tre manifesti a Ebbing, Missouri uno dei favoriti della serata.
Per la moglie di Joel Coen questa è la quinta candidatura, la seconda come protagonista dopo che proprio nel ruolo principale di Fargo vinse il suo primo Oscar 21 anni fa. Dopo aver conquistato uno dopo l'altro Golden Globe, SAG, BAFTA e tanti altri premi sembra che sia in arrivo il secondo oro per lei.

Spero in: Mettendo in ordine di preferenza crescente le tra attrici visionate vado senza troppe esitazioni con Meryl Streep, Sally Hawkins Frances McDormand.
Altre attrici protagoniste che mi sono piaciute molto di questa annata:
- La rivelazione della per me sconosciuta Vicky Krieps in Il filo nascosto, capace di tener testa a Daniel Day-Lewis in una delle relazioni più intense e malate che si siano viste su schermo negli ultimi anni.
- E' stato un film di non semplice visione ma che mi ha fatto pensare per molti giorni a seguire, capisco che a molti non sia piaciuto né piacerà ma come ho scritto prima per Aronofsky piazzare Jennifer Lawrence in nomination come peggiore attrice in quella che ritengo una delle sue performance più intense in Madre! . Davvero vogliamo metterla a confronto con Dakota Johnson di Cinquanta sfumature di nero ???
- Atomica bionda è un film molto fuori dai canoni dell'Academy, però Charlize Theron dopo Mad Max conferma di poter essere una tremenda badass in un film d'azione senza perdere in carisma e bravura.
- Infine ho adorato Kate Winslet in La ruota delle meraviglie - Wonder Wheel, l'ultimo film di Woody Allen totalmente ignorato alle premiazioni di quest'anno. Impostazione molto teatrale, melodrammatica e passionale della Winslet non ricordavo una prestazione così valida dai tempi di Carnage se non addirittura del suo magico anno 2008.


BEST SUPPORTING ACTOR
  • Willem Dafoe - Un sogno chiamato Florida
  • Woody Harrelson - Tre manifesti a Ebbing, Missouri
  • Richard Jenkins - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Christopher Plummer - Tutti i soldi del mondo
  • Sam Rockwell - Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Tra questi candidati mi manca ancora Willem Dafoe e Christopher Plummer. 
Del film Un sogno chiamato Florida avevo iniziato a sentir parlare mesi fa, forse dalla presentazione a Cannes, e in particolare all'interpretazione di Dafoe già veniva accostata la parola "Oscar". Per vederlo nelle sale italiane, distribuzione permettendo, ci sarà da aspettare la fine di Marzo.
Attorno a Christopher Plummer ruota invece una delle vicende più chiacchierate dell'anno, in quanto inizialmente per il suo ruolo in Tutti i soldi del mondo era stato scelto Kevin Spacey. Dopo lo scandalo delle molestie sessuali che ha travolto l'attore, a riprese già concluse e con il film in procinto di essere distribuito, tutte le sue scene sono state rigirate con Plummer che poco tempo dopo è stato candidato ai Golden Globe con somma sorpresa di tutti. Come scritto non sono riuscito a recuperare il film di Scott a suo tempo, ma pare che l'attore sia stato effettivamente molto bravo.

Non voglio parlare troppo del personaggio di Jenkins ne La forma dell'acqua per non svelare troppo su alcuni aspetti del suo personaggio, ma posso dire di averlo trovato molto piacevole per quanto all'interno dello stesso film ci fosse un attore che gli ho preferito e che avrei scelto al suo posto come candidato. Per lui una precedente nomination ma come protagonista.

La doppia nomination per due attori dello stesso film in questa categoria è una situazione molto rara, tanto che l'ultima volta risale al 1992 con l'accoppiata Keitel-Kingsley in Bugsy.
Ci è riuscito Tre manifesti a Ebbing, Missouri per due interpretazioni molto differenti ma ugualmente meritevoli.
Woody Harrelson alla terza nomination complessiva interpreta lo sceriffo di Ebbing e rappresenta un po' la voce saggia e moderata del film, è molto bravo in un tempo relativamente ridotto di presenza sullo schermo.
Sam Rockwell è invece la prima volta che si vede nominato agli Oscar. Il suo è un personaggio odioso ad inizio pellicola ma che risulterà notevolmente sfaccettato e che nel corso del film compie un arco di crescita molto interessante grazie anche all'ampio minutaggio.

Pronostico: Questa è forse una delle vittorie più sicure di tutte, con Sam Rockwell pronto a tornarsene a casa con la statuetta in mano. Tra i due attori di Tre manifesti è quello che spicca di più, Plummer ha avuto buone recensioni ma è anche l'unico dei 5 ad aver già vinto l'Oscar in questa categoria qualche anno fa, Jenkins è un bravo attore ma la sensazione è che la nomination sia merito molto della natura del personaggio e dell'apprezzamento verso il suo film.
L'unico nome che vedrei come possibile outsider è Willem Dafoe, grande attore alla 3° nomination nell'arco di 30 anni e che per questo film ha ottenuto ottime recensioni.
Però realisticamente Un sogno chiamato Florida non ha ricevuto altre nomination, mentre Rockwell è stato uno schiacciasassi nell'award season vincendo Golden Globe, BAFTA, Critics' Choice e ovviamente SAG.

Spero in: L'attore de La forma dell'acqua che avrei visto meglio al posto di Jenkins è Michael Shannon, villain del film un po' stereotipato ma davvero carismatico e spaventoso. Bravo anche Michael Stuhlbarg.
Il mio vincitore ideale è però il favoritissimo Sam Rockwell, attore che ho sempre apprezzato anche in ruolo non proprio simpatici e che nel film di McDonagh è stato strepitoso.
Una menzione anche per un intenso Patrick Stewart nella sua ultima interpretazione di Charles Xavier in Logan e per i due attori di Chiamami col tuo nome che non sono riusciti a guadagnarsi la nomination: Michael Stuhlbarg (grande anno per lui, presente in 3 dei 9 film della categoria principale) interpreta il padre del protagonista ed è autore di un bellissimo monologo in una delle migliori scene del 2017 cinematografico. Armie Hammer è il ragazzo americano che intreccia una storia amorosa con Elio, merito suo di non rendere il personaggio solo affascinante ma anche qualcosa in più. La chimica tra lui e Chalamet è il fulcro della riuscita del film.


BEST SUPPORTING ACTRESS
  • Mary J. Blige - Mudbound
  • Allison Janney - Tonya
  • Lesley Manville - Il filo nascosto
  • Laurie Metcalf - Lady Bird
  • Octavia Spencer - La forma dell'acqua - The Shape of Water
Devo ancora vedere due delle attrici in gara e come l'anno scorso mi manca quella che sembra essere la favorita, ovvero Allison Janney.

Per quanto riguarda le tre interpretazioni che ho invece visto siamo su buoni livelli, ma nessuna mi ha colpito più dell'altra e per me siamo ben lontani dal livello che mi aspetterei per la vittoria della statuetta.
Octavia Spencer è l'unica ad essere già stata nominata e ad aver vinto in passato e ormai sembra una delle beniamine dell'Academy. Anche ne La forma dell'acqua, come nei due film per cui era precedentemente nominata, interpreta la bonaria ma coraggiosa amica della protagonista e fornisce una delle valvole di sfogo all'aspetto divertente del film. Lei è sempre godibile in questo ruolo, ma non credo abbia possibilità di ripetere il successo di The Help con una interpretazione simile ma meno incisiva, che è stata sì candidata a Golden Globe e BAFTA ma ha mancato quella ai SAG.
Lesley Manville è un'attrice britannica che avevo adorato in Another Year di Mike Leigh e che con Il filo nascosto ottiene la sua prima nomination, interpretando la sorella del protagonista Daniel Day-Lewis. Il suo personaggio è un personaggio austero e all'apparenza greddo, che per certi versi mi ha ricordato la governante Danvers nel classico di Hitchcock Rebecca, di cui però è interessante notare il lento e progressivo per quanto sottile cambiamento nel corso del film. A suo sfavore un ruolo che non risalta molto e l'assenza di scene incentrate su di lei che catturino l'occhio, inoltre prima di essere tra le 6 nomination del film agli Oscar sono mancate quelle a Golden Globe e SAG.
Infine delle tre attrici visionate quella per cui sono più in dubbio sull'effettivo valore è Mary J. Blige in Mudbound (che potete trovare direttamente su Netflix)... nel ruolo di questa salda madre di famiglia la sua performance è sicuramente OK ma mi è difficile trovare qualche aspetto in cui risalti particolarmente. Sicuramente non è un'interpretazione indimenticabile, ma è apprezzabile il suo approccio "discreto" al personaggio e il calore e coraggio che trasmette anche in assenza di dialoghi. Anche nel suo caso si sente la mancanza di quella che potremmo definire "Scena da Oscar", quella che potrebbe benissimo essere messa nel video di presentazione delle candidate durante la premiazione.
Da segnalare che questa è la prima candidatura per la Blige, che però sempre quest'anno è presente anche nella categoria per la Miglior canzone scritta appositamente per Mudbound.


Pronostico: Laurie Metcalf è un'attrice che non conosco però la sua interpretazione in Lady Bird sembra essere stata accolta molto bene e ed uno degli aspetti che vengono salvati anche dai detrattori del film. Ha vinto il premio della National Board of Review, ma ha tutti gli altri premi importanti dell'anno, Golden Globe, SAG, BAFTA, Critics' Choice, è stata sempre battuta da quella che sembra l'annunciata vincitrice: Allison Janney in Tonya.
Statuetta quasi certa sulle tre nomination ottenute dal film di Craig Gillespie.

Spero in: Come detto non ho una preferenza particolare e da un giorno all'altro l'ordine del gradimento per le tre attrici che ho visto cambia. Al momento preferisco leggermente la Malville, magari tra un po' sarà la Spencer.
Sono molto curioso di vedere Tonya, perché la Janney mi era piaciuta molto in Juno e perché della sua performance ho letto/sentito pareri contrastanti. Oltre ai grandi elogi c'è anche chi ritiene il suo ruolo monodimensionale o inutile o comunque non meritevole di un premio.


BEST WRITING – ORIGINAL SCREENPLAY
  • Guillermo del Toro e Vanessa Taylor - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Greta Gerwig - Lady Bird
  • Emily V. Gordon e Kumail Nanjiani - The Big Sick
  • Martin McDonagh - Tre manifesti a Ebbing, Missouri
  • Jordan Peele - Scappa - Get Out
Pronostico: Il pronostico per la sceneggiatura originale potrebbe essere più complicato del previsto... L'unico che ha effettivamente lo 0% di possibilità è la commedia The Big Sick, che non ho visto ma sono molto curioso di recuperare prima o poi.
Per il resto abbiamo 4 dei candidati anche per il Miglior film tra cui i due favoriti.
La forma dell'acqua ha 13 nomination totali e concrete possibilità di vincere il premio più ambito, ma in questa categoria lo vedo un po' più staccato perché se è vero che la sceneggiatura del film è stata candidata ai Golden Globe (dove non c'è distinzione tra originali e adattamenti), ai BAFTA e ai Writers Guild of America Awards non ha però mai vinto. L'unica situazione per cui potrebbe aggiudicarsi il premio è quella in cui vincesse Miglior film e conquistasse altre statuette a cascata, cosa che però agli Oscar capita meno frequentemente mentre negli ultimi anni c'è questa tendenza a suddividere i riconoscimenti.
Lady Bird e Get Out si ritrovano in una condizione simile: a meno di una clamorosa vittoria come Film o Regia entrambe le pellicole rischierebbero di chiudere la serata a mani vuote, in quanto Ronan e Kaluuya non hanno speranze come protagonisti. Il premio alla sceneggiatura potrebbe essere quel riconoscimento che i membri dell'Academy potrebbero voler dare a uno dei due film, il che significherebbe premiare Tre manifesti per gli attori e il Miglior Film non avrebbe il premio alla scrittura da affiancargli come successo solo con The Artist nell'ultimo decennio. Tra i due Lady Bird (che sembra quel classico film indipendente che può vincere come fecere Juno o Little Miss Sunshine) ha vinto giusto il giorno prima degli Oscar agli Independent Spirit Awards battendo anche Get Out, ma quest'ultimo lo vedo con maggiori possibilità avendo vinto il premio dei WGA e per il tema trattato.
Detto tutto questo rimango saldo sull'idea che mi sono fatto in questi giorni riguardo la vittoria di Martin McDonagh per Tre manifesti a Ebbing, Missouri. Ai WGA non era presente perché non eleggibile, ma si è portato a casa il premio unificato ai Golden Globe, quello ai BAFTA e tanti altri della critica (ma non i Critics' Choice).
Insomma la lotta è abbastanza serrata e non mi stupirei troppo se alla fine vincesse Get Out.

Spero in: A livello di sceneggiatura il mio preferito è Tre manifesti a Ebbing, Missouri e a seguire Get Out, in attesa di recuperare Lady Bird e The Big Sick. Invece La forma dell'acqua non mi ha colpito così tanto per la sua scrittura e gli avrei preferito altri titoli come The Post (presente ai Golden Globe), il già premiato Mark Boal con Detroit o un improbabile Edgar Wright per Baby Driver.


BEST WRITING – ADAPTED SCREENPLAY
  • Scott Frank, James Mangold e Michael Green - Logan - The Wolverine
  • James Ivory - Chiamami col tuo nome
  • Scott Neustadter e Michael H. Weber - The Disaster Artist
  • Dee Rees e Virgil Williams - Mudbound
  • Aaron Sorkin - Molly's Game
Pronostico: In questo caso la scelta sembra molto più sicura.
Per The Disaster Artist (commedia che mi ha molto divertito), Molly's Game e Logan si tratta delle uniche nomination ottenute e possono già considerarsi un buon riconoscimento. Notevole soprattutto la presenza nella cinquina di Logan che diventa il primo film di supereroi (per quanto atipico) a ottenere una candidatura per la sceneggiatura.
Mudbound potrebbe andare a vincere a sorpresa se proprio il film fosse stato apprezzato più del normale, ma francamente la sceneggiatura non è così memorabile e per questo vedo come vincitore Chiamami col tuo nome.
Il film di Guadagnino è l'unico dei cinque a essere candidato come Miglior film e delle quattro nomination ottenute questa pare l'unica che effettivamente potrebbe tramutarsi in statuetta. Inoltre l'89enne James Ivory è un nome di un certo rilievo in quanto regista di film come Camera con vista, Casa Howard o Quel che resta del giorno e già si è aggiudicato il premio per la sceneggiatura non originale ai WGA e ai BAFTA.

Spero in: Tolto Molly's Game che ancora mi manca, ma che voglio vedere perché comunque la sceneggiatura è di Aaron Sorkin, la mia personale classifica è: 
4) Mudbound. Ci avrei visto bene in alternativa un film poco considerato come Mistero a Crooked House, tratto da un romanzo di Agatha Christie.
3) Logan
2) The Disaster Artist 
1) Chiamami col tuo nome


BEST FOREIGN LANGUAGE FILM
  • Corpo e anima - Ildikó Enyedi (Ungheria)
  • Una donna fantastica - Sebastián Lelio (Cile)
  • L'insulto - Ziad Doueiri (Libano)
  • Loveless - Andrej Zvjagincev (Russia)
  • The Square - Ruben Östlund (Svezia)
Pronostico: Come al solito qui per me è come sparare nel buio perché non ne ho visto nemmeno uno e anche vedendo altre premiazioni precedenti e difficile farsi un'idea. Una delle categorie più aperte della serata.
A Ciambra, il film proposto dall'Italia non è nemmeno entrato nella shortlist dei possibili candidati. Il film tedesco Oltre la notte, vincitore ai Golden Globe, non è andato oltre alla shortlist di Dicembre.
La protagonista del cileno Una donna fantastica sarà la prima persona transgender a presentare uno dei premi durante la cerimonia, ma non so quanto questo fattore possa favorire il suo film.
Alla fine punto sul candidato svedese The Square, trionfatore agli ultimi European Film Awards e diretto da Ruben Östlund che già era stato regista di Forza maggiore.

Spero in: -


BEST ANIMATED FEATURE
  • Baby Boss
  • The Breadwinner
  • Coco
  • Ferdinand
  • Loving Vincent
Pronostico: Sono molto curioso di recuperare Loving Vincent, ma credo ci siano pochi dubbi sulla vittoria di  Coco.
Il secondo film Pixar dell'anno, dopo Cars 3 che non è neppure stato candidato, ha dominato agli Annie Awards e ha vinto i premi di categoria ai maggiori eventi dell'anno.
Dopo il successo Disney dell'anno scorso con Zootropolis il premio tornerà quasi sicuramente in casa Pixar (che poi è come dire che tornerà alla Disney?)

Spero in: Anche se non ho visto gli altri candidati ho davvero adorato Coco. Già visto due volte. Già commosso due volte. Non avrebbe sfigurato neppure come candidato a Miglior Film in assoluto.



BEST CINEMATOGRAPHY
  • Roger A. Deakins - Blade Runner 2049
  • Bruno Delbonnel - L'ora più buia
  • Hoyte Van Hoytema - Dunkirk
  • Rachel Morrison - Mudbound
  • Dan Laustsen - La forma dell'acqua - The Shape of Water
Pronostico: Rachel Morrison è la prima donna candidata per la miglior fotografia però non ha possibilità di vittoria. Contento per la nomination a Delbonnel, perché L'ora più buia mi ha davvero colpito ed è diventato il terzo film nella carriera di Joe Wright ad entrare nella cinquina della Miglior fotografia.
Per la fotografia credo che, più di Dunkirk, il maggior rivale di Blade Runner 2049 sarà La forma dell'acqua, perché l'estetica nel film di del Toro è molto importante e un premio di prestigio come questo potrebbe ingrossarne il bottino o certificarne la vittoria come Miglior Film.
Ma la vera domanda è: riuscirà Roger Deakins a conquistare questo maledetto primo Oscar arrivato alla sua quattordicesima (14°!) nomination in carriera. Io ci punto e quindi Blade Runner 2049 Oscar alla Migliore Fotografia, forte anche dei successi ai BAFTA, ai Critics' Choice e il premio ricevuto dal sindacato dei direttori della fotografia (che però lo avevano anche già premiato altre tre volte in passato) in una cinquina speculare a questa. 
A seguire La forma dell'acqua e Dunkirk.

Spero in: Blade Runner 2049. A mani basse per quanto mi riguarda. Non che gli altri candidati non siano notevoli (un gradino più in basso Mudbound) ma il lavoro di Deakins è forse il contributo visivo che più mi è piaciuto nel 2017. E se non non gli danno l'Oscar per questo film non glielo danno più o finirà per riceverlo per qualche cosa di meno iconico.


BEST FILM EDITING
  • Jon Gregory - Tre manifesti a Ebbing, Missouri
  • Paul Machliss e Jonathan Amos - Baby Driver - Il genio della fuga
  • Tatiana S. Riegel - Tonya
  • Lee Smith - Dunkirk
  • Sidney Wolinsky - La forma dell'acqua - The Shape of Water
Pronostico: Nel solco della tradizione per cui il montaggio è importante e legato ai film candidati  per il premio principale abbiamo sia Tre manifesti a Ebbing, Missouri e La forma dell'acqua.
Sono però convinto che, come nelle ultime tre edizioni, l'Oscar al miglior montaggio non andrà al Miglior film ma finirà tra le mani del lavoro più "valido" o appariscente.
Escluderei Tonya che non ho visto e non pare avere tutto questo supporto, anche se ha vinto nella categoria "Comedy or Musical" agli American Cinema Editors Awards.
Sarebbe bello vedere l'affermazione dell'ottimo montaggio visto in Baby Driver, che ha invece vinto ai BAFTA, ma credo che allineandosi alla categoria "Dramatic" degli ACE Awards l'Oscar se lo porterà a casa Lee Smith per Dunkirk, dopo essere stato snobbato nel 2010 per Inception. Sarebbe anche il modo di dare un premio importante al film di Nolan.
Poi magari mi sbaglio e si tornerà all'accoppiata Film/Montaggio allo stesso film.

Spero in: Il montaggio di Dunkirk è tanta roba ed è fondamentale per la costruzione della storia voluta dalla sceneggiatura a linee temporali sovrapposte scritta da Nolan. Però ho adorato come sempre il montaggio ipercinetico usato in Baby Driver, ormai marchio di fabbrica di Edgar Wright.


BEST ORIGINAL SCORE
  • Carter Burwell - Tre manifesti a Ebbing, Missouri
  • Alexandre Desplat - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Jonny Greenwood - Il filo nascosto
  • John Williams - Star Wars: Gli ultimi Jedi
  • Hans Zimmer - Dunkirk
Pronostico: Hans Zimmer non vince un Oscar da Il Re Leone del 1994 e con Dunkirk ha fatto un gran lavoro. Dovrei riascoltarmi le musiche di Johnny Greenwood per l'ennesima collaborazione con Paul Thomas Anderson, anche perché credo che alcune di quelle che si sentono ne Il filo nascosto non sono scritte appositamente per il film. Ma alla fine credo che vincerà, come ai Golden Globe e ai BAFTA, La forma dell'acqua con Alexandre Desplat che otterrà il secondo Oscar dopo quello del 2015 per Grand Budapest Hotel.

Spero in: Quanto meno esagerata la candidatura di John Williams per l'ennesima colonna sonora per la Saga di Star Wars, quando si poteva scegliere qualche lavoro più interessante come quello di Dario Marianelli ne L'ora più buia. Dovrei risentirmele un po' tutte per un giudizio più preciso, ma così al volo per quanto mi posso ricordare dell'esperienza al cinema opterei per Dunkirk.


BEST PRODUCTION DESIGN
  • Paul Denham Austerberry, Shane Vieau e Jeff Melvin - La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Nathan Crowley e Gary Fettis - Dunkirk
  • Dennis Gassner e Alessandra Querzola - Blade Runner 2049
  • Sarah Greenwood e Katie Spencer - La bella e la bestia
  • Sarah Greenwood e Katie Spencer - L'ora più buia
Pronostico:  La forma dell'acqua
Ambientazione di inizio anni 60, quel giusto tocco di fantasy alla del Toro e location subito riconoscibili come il laboratorio governativo o l'appartamento della protagonista che strizza l'occhio alle scenografie di Amélie.
Ha vinto ai premi del sindacato degli scenografi nella sezione "Period Film" superando tra gli altri Dunkirk e L'ora più buia.
A potersela giocare credo possa esserci Blade Runner 2049, mentre non scommetterei su La bella e la bestia.

Spero in: Uno tra La forma dell'acqua e Blade Runner 2049.


BEST MAKEUP AND HAIRSTYLING
  • Daniel Phillips e Lou Sheppard - Vittoria e Abdul
  • Arjen Tuiten - Wonder
  • Kazuhiro Tsuji, David Malinowski e Lucy Sibbick - L'ora più buia
Pronostico: L'ora più buia.

Spero in: Non ho visto né Victoria e Abdul Wonder. Non capisco l'assenza de La forma dell'acqua anche solo per il volto della creatura. O perché no... una nomination per Guardiani della Galassia Volume 2. In ogni caso L'ora più buia anche solo per il lavoro di trucco prostetico che ha trasformato in maniera quasi irriconoscibile Gary Oldman in Winston Churchill si merita la vittoria. Senza contare le acconciature sia di Oldman che di Kristin Scott Thomas.


BEST COSTUME DESIGN
  • Consolata Boyle - Vittoria e Abdul
  • Mark Bridges - Il filo nascosto
  • Jacqueline Durran - La bella e la bestia
  • Jacqueline Durran - L'ora più buia
  • Luis Sequeira - La forma dell'acqua - The Shape of Water
Pronostico: Hanno tirato fuori a sorpresa e quasi dal nulla sei candidature per Il filo Nascosto e poi non gli danno neppure un premio? Azzardato ma io dico di sì.
In alternativa un premio non necessario in più per La forma dell'acqua o un contentino a La bella e la bestia in stile Alice in Wonderland.

Spero in: Il filo nascosto, perché è un film in cui gli abiti e l'eleganza sono parte integrante della storia e perché almeno un riconoscimento la pellicola di Paul Thomas Anderson se la merita.


BEST SOUND EDITING
  • Dunkirk
  • Blade Runner 2049
  • La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Baby Driver - Il genio della fuga
  • Star Wars: Gli ultimi Jedi
Pronostico: Dunkirk. In alternativa Blade Runner 2049.
Spero in: Boh.


BEST SOUND MIXING
  • Dunkirk
  • Blade Runner 2049
  • La forma dell'acqua - The Shape of Water
  • Baby Driver - Il genio della fuga
  • Star Wars: Gli ultimi Jedi
Pronostico: Blade Runner 2049. In alternativa Dunkirk.
Dunkirk potrebbe benissimo vincere entrambi i premi al sonoro oppure le due categorie potrebbero essere assegnate al contrario di quanto pronosticato
Spero in: Boh.


BEST VISUAL EFFECTS
  • Blade Runner 2049
  • Guardiani della Galassia Vol. 2
  • Kong: Skull Island
  • Star Wars: Gli ultimi Jedi
  • The War - Il pianeta delle scimmie
Pronostico: Due anni fa ci fu la scelta meno scontata per Ex Machina. L'anno scorso si virò sui più evidenti effetti speciali de Il libro della giungla.
Per questa edizione punto su un film che non ho visto: The War - Il pianeta delle scimmie edizione che potrebbe risultare come un riconoscimento all'intera trilogia e ai fantastici effetti dei due film precedenti.

Spero in: L'opzione Pianeta delle scimmie non mi dispiacerebbe, ma rimanendo sui film che ho visto sicuramente Blade Runner 2049.


BEST ORIGINAL SONG
  • Mighty River (musica e testi di Mary J. Blige, Raphael Saadiq e Taura Stinson) - Mudbound
  • Mystery of Love (musica e testi di Sufjan Stevens) - Chiamami col tuo nome
  • Remember Me (musica e testi di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez) - Coco
  • Stand Up For Something (musica di Diane Warren, testi di Diane Warren e Lonnie Lynn) - Marcia per la libertà
  • This is Me (musica e testi di Benj Pasek e Justin Paul) - The Greatest Showman
Pronostico: 
Vedo una lotta a due tra la canzone di The Greatest Showman e quella di Coco. Entrambe hanno quel quid in più dato dal buon utilizzo della canzone stessa all'interno del film, in particolare "Remember Me" ripresa più volte nel corso del film Pixar si ricollega ad alcuni dei suoi momenti più toccanti. Scelgo però la canzone vincitrice del Golden Globe "This is Me" cantata da Keala Settle e parte del cast, che oltre ad essere diventata una hit in alcuni paesi è protagonista di una delle scene centrali del musical The Greatest Showman. Inoltre per il suo messaggio motivazionale e per il contesto sociale in cui si svolge questa edizione la vedo leggermente avanti rispetto alle altre

Spero in: Anche se preferisco altri brani dalla colonna sonora "This is Me" mi piace. Tra i cinque pezzi candidati però al momento sceglierei di premiare Mary J. Blige per "Mighty River".


CONCLUSIONI

La scorsa edizione è passata alla storia, dopo un cerimonia dove tutto sommato i pronostici erano stati rispettati, proprio nel momento conclusivo con il famoso scambio di buste per cui La La Land per qualche minuto è stato il vincitore come Miglior Film prima che ci si accorgesse dell'errore e Moonlight venisse iscritto nell'albo d'oro.
Gli organizzatori si saranno organizzati per evitare ancora figure di merda in mondovisione, ma chissà che non ci siano vittorie sorprendenti quest'anno.
Staremo a vedere e chissà che non riesca a migliorare i 14 pronostici corretti di un anno fa.

Grazie se siete rimasti a leggere fino a qui e buona visione se seguirete la cerimonia degli Oscar in diretta!

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