venerdì 28 settembre 2012

Una di quelle sere

E l'una e sono appena tornato a casa.

Avevo deciso che stasera sarei andato al cinema, complice la tessera che scade a fine mese e un po' di punti accumulati. Quanti bastano per un biglietto gratis per uno spettacolo intrasettimanale. E che lo si butta via così? No. 

Solo bisognava decidere cosa andare a vedere, perchè la scelta non era tra le migliori...
Il cavaliere oscuro - Il ritorno. Giàvvisto
Brave. Giàvvisto
Prometheus. Giàvvisto 
Candidato a sorpresa. Mah Will Ferrell mi è sempre stato abbastanza sulle palle.
Che cosa aspettarsi quando si aspetta. Ecco bravo, guarda, aspetta pure lì.
Magic Mike. Ok Soderbergh, hai fatto Traffic e Sesso,bugie e videotape. Ma di vedere Channing Tatum e McConaughey che fanno gli stripper non è che ne abbia sta gran voglia.
Una donna per la vita. Grazie passo.

Mi rimangono quindi
I bambini di Cold Rock e The Words.
Alla fine non avevo voglia di un horror, magari pure pezzente, seppur con Jessica Biel e così BAM "Uno per The Words metà sala grazie"

I soliti orari bastardi del multisala che uno deve andare allo spettacolo delle 22:20 e poi aspettare altri venti/trenta minuti prima che il film inizi davvero. Nel mentre che cazzeggio col cellulare passano pubblicità varie e i trailer di Iron Sky, L'era glaciale 2968, Reality, Ted e altro.


Adesso, di The Words avevo letto mooolto vagamente la trama e visto un trailer quindi non sapevo che aspettarmi. Fin Uichipedia mi scrive "The Words has received negative reviews from critics, as it currently holds an 18% rating on Rotten Tomatoes".
Però c'è che alla fine il film mi è piaciuto. Oddio non è certo un gran film, ma mi è piaciuto.
Molto stringatamente: il film inizia con uno scrittore di successo alla presentazione del suo nuovo romanzo "The Words", che racconta la storia di uno scrittore senza ispirazione e che ha ormai perso le speranze di far pubblicare un suo libro, fino a quando per caso trova un vecchio e ingiallito romanzo battuto a macchina e decide di usare la storia lì contenuta per scrivere un romanzo. Solo che...
Praticamente una storia dentro un libro dentro un libro dentro il film. Un Inception letterario ahahah 
Tra l'altro il film di Nolan lo stavano trasmettendo in TV quando sono uscito, ma avendolo visto 3 volte al cinema e avendo il Blu Ray sono uscito senza problemi.
Ma dicevo: la struttura porta a numerosi salti tra i vari livelli della storia e la cosa funziona discretamente. Soprattutto all'inizio e a metà l'interesse non cala. La parte finale forse è un po' meno convincente, ma tutto sommato soddisfacente.
Degli attori Bradley Cooper fa il suo compito, a volte un pò fuori luogo altre meglio, Zoe Saldana funzionale, Dennis Quaid (non tra gli attori per cui nutro maggiore simpatia) fin troppo sopra le righe per quanto mi riguarda. Olivia Wilde gnocca quanto basta, ma le parti con lei e Quaid sono forse le meno interessanti. Il migliore però rimane Jeremy Irons che rende le scene in cui è presente il vero cuore del film.
Registi, anche sceneggiatori, all'esordio. Colonna sonora non male.

Uscito dal cinema non ho assolutamente sonno (sennò col cazzo che adesso sarei qui a scrivere) così, dopo un fugace sguardo al cielo per far caso alla luna piena, salgo in auto mi metto a girare per un po' senza meta con la musica a discreto volume a guidarmi. E boh all'improvviso scende addosso quella sensazione di tristezza che non si capisce da dove arriva. Certo non è il film che ho appena visto. E neppure la musica... o forse sì, perchè Perfect World degli Alias mi fa tornare indietro a circa 7-8 mesi fa, a quando c'era un freddo fottuto e, sempre lì da solo in macchina, l'ho fatta andare in heavy rotation e stavo una merda.
Arrivo sotto casa, parcheggio, spengo il motore e rimango lì qualche minuto a fissare il vuoto oltre il parabrezza. Pensando che forse non è cambiato un cazzo.
Giunto in camera mi sono messo a scrivere perchè avevo voglia di buttare i pensieri per iscritto (forse questa è colpa del film).
Ora però mi è venuto sonno.

1 commento:

  1. ho smesso di leggere a "Che cosa aspettarsi quando si aspetta. Ecco bravo, guarda, aspetta pure lì."
    pezzente & miscredente.

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